L’università mi sta ciucciando via ogni forza di vivere, ogni voglia di fare anche il benchè minimo sforzo. Così, di conseguenza, anche la mia presenza sul blog si è drasticamente ridotta, nonostante avessi molte cose da dire.
Avrei voluto parlare del video in cui Calabresi sputtana la Chiesa per quanto riguarda la questione degli omosessuali (che se ci fossero persone intelligenti non sarebbe affatto una “questione”, ma vabbè..). Avrei voluto affermare che sarebbe anche ora di bacchettarla, ‘sta Chiesa, che questa volta ha decisamente cagato fuori dal vaso in modo vistosissimo. Altrimenti imbastisco una nuova guerra per inglobare Città del Vaticano con l’Italia e poter costruire nuovi parcheggi buttando giù un po’ di palazzi. Tanto bastano 15 uomini, una fionda (leggasi “contrappasso”) e uno stuzzicadenti ciascuno; in fondo sono svizzeri, che ci possono fare?
Ne avrei voluto parlare, ma ci ha pensato lui.
Avrei voluto parlare della nuova iniziativa di Dawkins (The Out Campaign), che prevede di mettere una “A” per riconoscere il blog di un ateo. In pratica avrei solo detto che aderivo e che avrei messo anch’io, sulla colonna di destra, la “A” riconoscitiva sul mio blog per non nascondere il mio ateismo. Che poi non porti a nulla questa campagna lo so benissimo, ma intanto io mi faccio riconoscere.
Ne avrei parlato, ma ha già detto tutto lui.
Avrei anche voluto parlare di Berlusconi che, con un gesto antidemocratico, ha strappato il programma del PD. Avrei parlato anche del Berlusconi antipolitico che accetta un fascista nel partito solo perchè può fargli propaganda, nonostante Fini fosse già nero (presumo anche d’umore, ma non ci giurerei).
Avrei parlato della prima cosa se non fosse passato troppo tempo, mentre della seconda cosa si è già occupata lei.
A me quindi cosa resta da dirvi? Nulla.
Cosa vi ho detto? Nulla.
Ci sentiamo un’altra volta.