Ok ok … fare 3 articoli sulla Chiesa o (come questo) sulle religioni in generale su un totale di 6 articoli può sembrare eccessivo, ma l’argomento mi prende e non posso farci nulla!
Girovagando per i blog ho beccato qui un bellissimo documentario.
Premetto che non è nuovo e quindi è possibilissimo che l’abbiate già visto … ma non mi interessa … questo documentario deve essere assolutamente presente nel mio blog.
Nel documentario (ad opera di Richard Dawkins) si attaccano tutte le religioni come le radici di tutti i mali che affliggono il nostro pianeta … beh se non tutti quasi.
Guerre, odio, razzismo, omicidi … tutto potrebbe essere imputato agli integralismi (ma non solo quelli) delle varie religioni.
C’è da dire che in questo documentario ci sono molte domande che mi pongo da tempo:
È giusto insegnare ai bambini (quindi a persone prive di senso critico, pronte a credere qualsiasi cosa venga detta loro) i dogmi della religione?
Come è possibile pensare che solo chi ha fede ha una morale?
È possibile coniugare scienza e fede? Oppure bisogna scegliere un partito e aderirvi?
È accettabile che nel XIX secolo ci sia così tanto disprezzo per la scienza e così tanto cieco abbandono fra le braccia delle “metafisiche per il popolo” schopenhaueriane?
E forse la più importante di tutte è questa, proposta da Daniele Luttazzi:
È forse un caso che in Medio Oriente, culla delle tre maggiori religioni monoteiste mondiali, ci sia una guerra perenne da anni?
Beh, ho le mie risposte che messe in ordine sono:
No. Secondo me è un colpo basso degno delle peggiore dittature.
Chi lo pensa è un folle ed è dissociato dalla realtà.
O si è “scienziati” o si è “teologi”, non c’è via di mezzo. Se uno decide di aderire ad una religione deve perseguire ogni suo dogma … non c’è posto per scegliere i dogmi che più aggradano.
È francamente inaccettabile.
No, non è un caso.
Beh, questo documentario (diviso in due parti di 48 minuti circa ciascuno; quindi armatevi di pazienza e di tempo se desiderate vederlo) prova a rispondere ad alcune di queste domande come ad altre.
Piccola annotazione: è un documentario fatto da un ateo, e per giunta un ateo anche abbastanza “estremista” … il risultato quindi è un documentario abbastanza fazioso (anche se lo condivido in quasi ogni suo punto) che potrebbe dare fastidio a qualcuno.
A “discolpa” di Dawkins c’è il fatto che lui ha a che fare con gente altrettanto estremista (e questa volta senza virgolette) e, per giunta, pericolosa.
Alcune dichiarazioni di particolari figuri sono pressochè scioccanti; per fare un piccolo esempio: ascolterete un CATTOLICO che giustifica la pena di morte per adulterio … Ora, sappiamo tutti che in fin dei conti quell’essere è cattolico quanto lo sono io … però afferma senza troppi problemi che se si prendesse alla lettera le Scritture, la pena di morte per adulterio non sarebbe eccessiva … anzi … sembrerebbe quasi auspicabile …
Ma non voglio rovinarvi il video per cui vi lascio alla visione.
Ovviamente non ho trattato tutti i temi che sono trattati in questo documentario per mancanza di tempo e spazio … ma sarei più che felice se si aprisse un dibattito (dovrei anche invitare Raffaella ora che ci penso) nei commenti. Per cui non siate timidi e commentate!! Se ci saranno tanti commenti costruttivi e interessanti (ma soprattutto CIVILI) da ambo le “fazioni” potrei fare anche un post tutto dedicato ai commenti!
p.s. ovviamente non tutti i cristiani o, più in generale, i credenti sono al livello di quanto mostrato nel video.
Non mancherò mai di far notare quanto sia illuminato il nostro Tiziano … certo … ha solo un piccolo peccatuccio … è cristiano! 😛
Ovviamente scherzo Tiziano!! 😀
Ciao Luca.
è la prima volta che scrivo su questo blog, anche se ho letto tutti i tuoi articoli sulla Chiesa e devo dire che mi affascinano moltissimo…
Ma veniamo a noi. Partendo dal fatto che non ho visto i video per mancanza di tempo, ho letto le domande che ti sei posto e le risposte che hai dato, e mi sono sentito in dovere di commentare una domanda in particolare:
“È giusto insegnare ai bambini (quindi a persone prive di senso critico, pronte a credere qualsiasi cosa venga detta loro) i dogmi della religione?”
“No. Secondo me è un colpo basso degno delle peggiori dittature.”
Ecco, volevo fare un piccolo discorsetto su questo punto, partendo dal dirti che sono pienamente d’accordo con te: a mio parere la religione non dovrebbe essere insegnata ai bambini, ovvero, soprattutto nell’infanzia, dovrebbe al massimo esser data loro un’ “infarinata” (se così vogliamo chiamarla) di tutte le credenziali religiose e non, in modo che già dall’adolescenza l’individuo abbia la possibilità di scegliere se essere credente, e se sì in quale religione credere, o non esserlo per niente; se credere ai semplici dogmi religiosi o alle ben più articolate ed esaudienti (almeno a mio parere, essendo ateo convinto) spiegazioni scientifiche.
Un semplice e conosciutissimo esempio di “colpo basso degno delle peggiori dittature” è rappresentato dai Testimoni Di Geova: che dire su di loro…
Io ne conosco personalmente molti, e più ci sto a contatto più capisco che (sempre secondo me) è la religione (o più precisamente setta) con le credenziali più inutili e i metodi d’insegnamento delle suddette credenziali più (perdonami se cito di nuovo le tue parole) “degni delle peggiori dittature”.
Mio fratello è Testimone Di Geova, e come tale cerca di inculcare le sue credenziali a chiunque sia disposto ad ascoltarlo (non vi viene in mente niente?chessò…il citofono che suona alle 7:00 di domenica mattina per esempio?), e naturalmente alla sua famiglia: io ho 16 anni, e da quando ho circa 6 anni mi ricordo di mio fratello che mi portava in giro per Roma, parlandomi sempre e solo della sua religione, dei suoi credo e di tutto ciò che concernono le Sacre Scritture (almeno la parte approvata dai Testimoni Di Geova), e mi ricordo che mi riportava a casa imballato di volantini, libretti e fogli con preghiere. Perciò ditemi voi: come fa un bambino di 6 anni a rifiutarsi di credere a queste cose, soprattutto se gli sono raccontate come bellissime storielle?Naturalmente, raccontando queste “storielle”(che poi non sono altro che storielle appunto), il mio caro fratellone si è “dimenticato” di raccontarmi la parte più spregevole e insulsa delle sue stupidissime credenze: Nostro padre è morto il 25 aprile del 2006 e naturalmente, 2 giorni dopo, c’è stata la funzione funebre (cattolica). Sapete che cosa si è permesso di fare mio fratello?Si è permesso di non entrare in chiesa per il funerale di NOSTRO PADRE!!!E sapete come mi ha liquidato, dato che io sono stato l’unico di 5 figli (tra l’altro anche il più giovane) ad avere il coraggio (anzi forse il buon senso) di andargli a chiedere il perchè?Con queste semplici parole: “Gabriele, io non vengo a vedere il funerale perchè non credo in quello che dicono, ma sono vicino a papà con tutto il mio cuore.”. Potete immaginare come ci si sente un ragazzino appena quindicenne a sentirsi dire queste parole. Pur di rispettare i tuoi insulsi ideali non vieni a dare l’ADDIO a tuo padre?? Beh, sono rimasto a dir poco basito da tutto questo, e io tutt’oggi porto rancore verso mio fratello (che tra l’altro non vedo proprio da quel giorno) per il gesto spregevole che ha osato fare.
Dopo quest’episodio, come faccio a non essere d’accordo con te Luca? E come faccio, soprattutto, a credere in qualsiasi tipo di religione?
Questo è tutto, spero di essere stato abbastanza chiaro, anche se ho molto sonno 🙂
PS: Vi parla un sedicenne, che di credenziali e robe varie non ne capisce nemmeno un quarto di quello che ne capite voi. Tenete in considerazione anche questo.
Ciao a tutti!
Grazie dell’importante e toccante contributo Gabri.
Sicuramente le esperienze personali sono le migliori per descrivere le proprie motivazioni … dispiace solo che a volte queste esperienze siano così dolorose.
Per il resto ti ho detto tutto in privato e quindi non c’è bisogno di aggiungere oltre.
Ci sentiamo.
Ecco, è questo il problema della religione quand’è presa sul serio (e non all’acqua di rose come fanno tanti cattolici, per questo Scalfari diceva che gli italiani sono cattolici ma non cristiani): che il Padre nei cieli deve avere la priorità sul padre che è in terra. Gesù non diceva forse cose come queste?
“Chi ama il padre o la madre più di me, non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me” (Mt 10, 37-38).
“Se uno viene a me e non odia (ebraismo per dire: non si distacca da) suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e persino la propria vita, non può essere mio discepolo” (Lc 14, 26).
Non so se i Testimoni di Geova interpretano alla lettera anche questi brani, ma il fatto è che, tanto per citare ancora Schopenhauer, “o si crede o si pensa”. Mi dispiace moltissimo per quello che ti è successo, Gabriele: mi sembra che la tua storia testimoni di quanto la religione può fare più male che bene agli esseri umani. Immagino che tuo fratello trovi conforto nella sua fede, ma a caro prezzo: alienandosi l’affetto della sua famiglia e facendola soffrire. Ne vale davvero la pena?
Non ho avuto modo di vedere il documentario per mancanza di tempo, ma lo vedrò sicuramente. Ho qui il libro di Dawkins, The God Delusion, e prossimamente leggerò anche quello. Nel frattempo sappiate che il libro esce in traduzione italiana tra un mese. Wizard, leggilo anche se è pubblicato da Mondadori 😛
Noto che c’è una discreta percentuale di atei sul forum di BadTaste… 😉
NO!!!!
Mondadori no!!!!
Diamine!!!
Sapeve che a settembre sarebbe stato pubblicato in Italia e lo attendevo con ansia … ma non sapevo la casa editrice!!!
E non penso che sia facile come Harry Potter da leggere in inglese … non dev’essere molto più complicato, eh Ilaria?
Brillante intervento anche il tuo Ilaria, davvero. Quelle citazione le hai prese direttamente dal libro o le sai di tuo?
Ad ogni modo spero che tu possa trovare il tempo di vedere il documentario prima che venga tolto dalla rete (non avrebbero motivo per toglierlo, ma non si sa mai); lo ripeto che ci sono dei momenti veramente agghiaccianti. So che sono ripetitivo, ma appena lo vedrete non potrete non concordare con me.
C’è da dire che Dawkins non ha peli sulla lingua! Non si fa assolutamente problemi a dire delle cose “pesanti” (anche se a mio giudizio veritiere) a figuri che già fin dalla prima parola capisci che darebbero tutto e oltre per il proprio credo.
Spero che una volta visto il video vogliate commentare a dovere.
Ovviamente non vi chiedo di rispondere alle stesse domande che mi sono posto perchè credo che le risposte possano in linea di massima coincidere, però se ci fosse qualcuno che non condivide le risposte che mi sono dato è liberissimo di rispondere nei commenti!
Beh è un testo piuttosto complesso come temi, ma l’inglese non mi pare così incomprensibile. Provaci!
Le citazioni le ho prese dai vangeli di Luca e Matteo, Sacra Bibbia edizione Cei. Sono brani che ricordo bene perché li ho sempre trovati molto inquietanti. Mi pare che ne parli anche Odifreddi nel suo ultimo libro, “Perché non possiamo essere cristiani”.
P.S. No, è che essendo laureata in filosofia medievale, e avendo corretto le bozze dell’ultimo libro del papa, i vangeli praticamente li so a memoria 😉 Sono convinta che conoscere bene l’avversario sia il modo migliore per batterlo 😛
Beh che fossero tratti dai Vangeli era capibile, ma non mi immaginavo che te li ricordassi a memoria. Pensavo che fossero citazioni dei Vangeli in quel libro e che tu li avessi tradotti. Complimenti comunque!
Ti hanno addirittura affidato la revisione delle bozze del libro del Papa??? Urca ma sei una personalità nel campo dell’editoria o cosa?? 😛
Il libro di Odifreddi non l’ho letto ma ho visitato la sua pagina web e me lo ricordo in qualche puntata di Matrix (credo) che parlava del Codice da Vinci. E non sai che brutta impressione che mi ha fatto!!!!! Mi sembrava estremamente strafottente e aggressivo nel modo in cui diceva le cose (anche se molte le condividevo). Con quel sorriso da “io-ho-ragione-tu-non-sai-nulla” … ma è possibile che mi sia fatto un’impressione sbagliata …
Ah per il libro in inglese devo necessariamente cercare alla Feltrinelli International o simili vero? Non la trovo di certo alle Feltrinelli normali, no?
A me dare soldi allo psiconano, sebbene siano pochi spiccioli (per lui!!), mi da sempre un senso di “angoscia”.
Ah già, esco un attimo dal seminato, ma il blog è mio e gli OT li gestisco io! 😛
Altro motivo per il mio … disappunto … verso D’Alema è che si ostinava (almeno nel 2001, ora non so) a scrivere per Mondadori … Ma basta OT 😀
Io l’ho trovato alla Feltrinelli “normale”, quella di piazza Duomo: ha un bel reparto di libri in inglese.
Non sono una personalità, ma solo una correttrice di bozze sfigata e sottopagata, a cui affidano i libri più lunghi e noiosi. 😉
Il fatto che D’Alema scriva per Mondadori fa bene a entrambi, ma soprattutto alla Mondadori, che si garantisce una certa varietà di catalogo. Preferiresti che la Mondadori pubblicasse solo i libri di Berlusconi e company? E poi, resta comunque di gran lunga il più importante editore italiano, quindi pubblicare con lui significa (per D’Alema e per le idee della sinistra) maggiore visibilità.
Per le citazioni bibliche: ovviamente non so il testo esatto a memoria, ma esistono parecchi siti in cui si possono cercare passi biblici inserendo parole chiave. Molto utile.
Odifreddi è persona estremamente antipatica, a me è capitato anche di vederlo dal vivo e dà quell’impressione, sì. Però purtroppo temo che in questo paese, per farsi sentire al di sopra delle litanie liturgiche, bisogna urlare parecchio.
Ok, per ora vige l’OT, spero di tornare presto IT perchè l’argomento mi appassiona.
Riguardo a D’Alema; come dice Luttazzi (sì sì … praticamente lo adoro! :D): “poniamo il fatto che un metalmeccanico voglia leggere D’Alema in quanto è il suo rappresentante. Per leggere un suo libro deve pagare perà Berlusconi, che non esita a calpestargli i diritti.”
A me non pare giusto. Lo psiconano può pubblicare tantissimi libri anche senza D’Alema (libri di cucina … saggi … fantascienza … etc etc …). Senza contare che la Mondadori ha censurato lo stesso Luttazzi tempo fa, e Luttazzi per questo se ne andò.
Ah, una cosa che mi sono dimenticato nel commento precedente: ho ufficialmente invitato Raffaella in questo blog e a commentare a suo piacimento. Spero che mi legga e si faccia viva.
L’argomento è decisamente stimolante.
Bellissimo e commovente l’intervento di Gabriele (che saluto) … e le belle provocazioni di Ilaria (che altrettanto saluto).
Mi scuso per non poter commentare subito, per problemi di tempo, ma mi riprometto di farlo quanto prima.
Un saluto a tutti… e un baciotto.
No Ilaria, non vale affatto la pena alienare gli affetti familiari per seguire il proprio credo.
Faccio un esempio: Tiziano è cristiano, ma non penso (e mi ci gioco la mia ragazza:)) che farebbe mai un gesto del genere…
D’altronde non fa parte del credo di ogni religione l’amore verso il prossimo? Oppure da oggi l’amore verso il prossimo è inteso come “l’amore verso il prossimo CHE ABBIA LE TUE STESSE CREDENZIALI RELIGIOSE?”
Beh che ad OGNI OGNI OGNI religione faccia parte l’amore verso il prossimo io ne avrei di dubbi . . .
resta il fatto che è sacrosanto quello che dici! Alienarsi dagli affetti per seguire il proprio credo è quanto meno sciocco (per usare l’eufemismo degli eufemismi degli eufemismi degli eufemismi!!)
Infatti vicino a ogni religione volevo scriverci “(o quasi)”…ma non ero sicuro.
Comunque sono felice che tu sia d’accordo con me 🙂
Mi pare che non sia da sottovalutare l’uso politico che si fa e si è fatto di OGNI OGNI OGNI religione, visto che la religione è l’unico elemento capace di unire e dirigere masse enormi di persone.
L’amore per il prossimo è una delle basi per le tre religioni monoteiste: per il Giudaismo il Levitico dice “amerai il prossimo tuo come te stesso”; per il Cristianesimo, Gesù considera questo stesso passo dell’Antico Testamento come il più importante comandamento; per l’Islam il Profeta Muhammad definisce l’uomo giusto come chi “riesce a dare agli altri tanto amore quanto ne desidera per se stesso”.
Per quanto riguarda il rapporto religione-famiglia, come diceva Ilaria Gesù ha sì detto “Chi ama il padre o la madre più di me, non è degno di me”, però io credo che sia da leggersi in funzione della predicazione di un distacco dai beni terreni in cui sono compresi affetti e famiglia, in vista dell’imminente avvento del Regno di Dio (che poi sta tardando giusto un po’ ad arrivare…). Nel senso, insomma, di essere pronti ad abbandonare anche le persone più care per seguire il Cristo.
Nel Giudaismo l’importanza dell'”onora il padre e la madre” è la base della trasmissione delle tradizioni attraverso le generazioni.
Nell’Islam gli obblighi morali e sociali verso la famiglia sono sanciti dal Testo sacro stesso, così come gli obblighi verso quelli che famiglia non ne hanno, come gli orfani e le vedove. L’amore per Dio si dovrebbe riflettere nell’armonia della società.
Un’altra cosa. Il famoso “prossimo” oggi ognuno lo intende come più gli è comodo, ma in primo luogo si riferisce – e lo dice la parola stessa – a chi sta vicino. Cioè quelli con cui si ha un qualsiasi contatto. Anche chi ti commenta un post…
Ma tutto ciò è stata solo pura teoria.
Ciao Wizard, sono Eleanor del forum di BadTaste!
Era inevitabile che, spiona dei blog come sono :), non capitassi anche nel tuo e, naturalmente, come faccio a non essere d’accordo con ciò che stai (anzi ciò che state tutti) dicendo? [premetto che ho visto solo i primi 20 minuti del documentario, anche perchè, ahem, è tardino…]
Ogni volta che entro in tema “religione” non posso che pensare a quanto avesse ragione Marx quando scriveva “La religione è il singhiozzo di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito. È l’oppio dei popoli.” Non posso che pensare coloro che uccidono sè stessi e gli altri in nome di un Dio sanguinario e crudele, non posso che pensare a Bush che, Bibbia alla mano, gridava “Bombarderemo l’Iraq!”, non posso che pensare a tutti gli ipocriti fanatici integralisti, portatori di inciviltà, miseria e ignoranza che ancora imperversano per il mondo. E fa male. Terribilmente. Come quando ti svegli un giorno e..puff! ti rendi conto che non potrai mai più cambiare il mondo… Sono lontani i giorni i cui, da bambino innocente, sognavi di essere l’Eroe Invincibile (mai finto di essere un eroe? Io a 7/8 anni giocavo a fare la Cavaliera Jedi:)) che ristabiliva sulla Terra la pace e l’armonia suprema!
Perdonate il mio pessimismo, ma è ormai profondamente insito dentro di me, davvero, desidero con tutto il mio cuore che arrivi qualcuno a dimostrarmi che non è così, ma penso che aspetterei invano…
I cristiani, i musulmani, gli ebrei, gli induisti, la tribù Masai che crede nel Dio Vento e nella Dea Pioggia, tutti, sono fermamente convinti di avere Dio dalla loro, di possedere un…chiamiamolo “brevetto” divino che li sosterrà nella lotta contro i nemici eretici e che fornirà loro il lasciapassare per la salvezza della propria anima! E Eleanor/Flavia si chiede da sempre: Dio, ma TU da che parte stai? Se davvero esisti, come puoi tollerare tutto ciò? Se sei Buono, Onnipotente, Onniscente e chi più ne ha più ne metta, come puoi permettere che la gente soffra in tuo nome?
Le ovvie conclusioni sono due: o effettivamente questo Dio esiste, ma se ne frega altamente del genere umano, un pò come le divinità epicuree (ma allora non avrebbe senso venerarlo, no?) oppure…
Accidenti, Gabriele, mi dispiace tantissimo per quello che hai dovuto passare… Posso immaginare soltanto un briciolo di quello che ti è successo, quindi qualunque cosa che potrei dirti sarebbe assolutamente inutile… Io non critico coloro che credono nell’intimo, perchè almeno loro hanno qualcosa a cui aggrapparsi e soprattutto hanno rispetto dei pareri altrui, ma critico e detesto coloro che credono di essere gli Eletti, i Prescelti, i Predestinati!
L’amore per il prossimo, dite? Uhm non credo proprio, qui si parla di “religione”, non di altruismo, non confondiamo! Sarebbe come se il caro Benedetto Sedicente aprisse le porte del Vaticano ai gay, per dirne una.
*Eleanor si sveglia tutta sudata e con gli occhi strabuzzati*
*Eleanor giura che d’ora in poi non mangerà più la peperonata prima di andare a letto*
No, come Gabriele, credo anche io che lo intendano come “amore per una persona che abbia le tue stesse credenze religiose”, un pò come lo “Adesso scambiatevi un gesto di pace” che il prete dice nella messa (e si vedono puntualmente una 50ina di persone che si girano e si danno la mano, convinti di aver adempiuto il loro ruolo di Perfetto Cristiano D.O.C.)
Wizard, non hai letto il libro di Oddifreddi? Leggilo, fidati, vista la tua linea di pensiero credo che lo troverai mooolto interessante! A me sembra una persona molto intelligetne e colta, ma davvero dite che è arrogante e antipatico? Non l’ho mai sentito parlare sinceramente:)..
Un enorme saluto a tutti quanti, signori miei, e buonanotte!;)
Sono lieto del tuo commento Flavia! (chiamami pure Luca 😉 )
Sì, dici sicuramente cose corrette, anche se mi sento di spezzare una lancia … una piccola lancia … facciamo un tagliacarte e non se ne parla più … in favore della Chiesa Cristiana. Sebbene i miliardi di difetti (e c’è ancora qualcuno che non li vede … bah!) loro almeno non vanno più in giro a fare guerre in nome di Dio. Certo … negano dei funerali a qualcuno per pure questioni politiche e non morali … discriminano gli omosessuali e, diciamocela tutta, anche le donne (anche se a dire il vero tutte le religioni sono maschiliste … quale più quale meno …), e via discorrendo con i difetti … ma almeno hanno smesso di uccidere in nome del loro Dio da un pezzo.
Poi quello che fa Bush è un altro conto … lui lo farà anche in nome di Dio, ma non è parte integrante della Chiesa.
Ora che ho spezzato il tagliacarte posso dire che anche io non concepisco come si possa avere una concezione teistica della divinità … capirei una concezione deistica, la concepisco pienamente sebbene non la condivida. Capisco anche gli agnostici (in fondo il mio ateismo deriva dall’agnosticismo), e ovviamente condivido gli atei.
Ma una concezione teistica, con la divinità che si occupa degli uomini e li ama … questo proprio non la concepisco … sarà il fatto che sono pessimista … ma i teisti non li capisco.
Il libro di Odifreddi lo prenderò e lo leggerò … ma quello che più mi interessa è “The God delusion” … devo trovarlo in inglese!! 😛
Concludo dicendo che spero tu riesca a finire il video e riesca a darmi anche un tuo parere.
Alla prossima!
ciao a tutti e soprattutto a luca leggendo le domande con cui ha iniziato o quasi il tuo blog: “È giusto insegnare ai bambini (quindi a persone prive di senso critico, pronte a credere qualsiasi cosa venga detta loro) i dogmi della religione?”; ho pensato a questo
quando sarai un genitore (se lo vorrai essere) non insegnerai ai tuoi figli quello che pensi sia meglio per loro? non dirai loro che non dovranno rubare, sputare in faccia agli altri…..etc, e che in generale dovranno comportarsi secondo quello che tu riterrai giusto e che insegnerai a loro essre giusto?
Forse chiederai loro se quello che tu gli stai insegnando o mostrando è giusto, se loro lo condividono??
Perchè allora un genitore credente non dovrebbe far frequentare ai figli il catechismo (che tra l’altro non ha mai ucciso nessuno)
e comunque continuando lo stesso discorso perchè i tuoi genitori non hanno aspettato i tuoi 18 anni per chiederti se ti piaceva il nome Luca in fondo tu non potevi esserne sicuro al momento della tua nascita come d’altra parte non potevi essere sicuro di voler venire al mondo eppure eccoti qui….
C’è una grossa differenza fra quello che hai espresso te negli esempi e quello che dico io.
“Rubare” e “sputare in faccia agli altri” sono cose ritenute ovunque sbagliate secondo un codice morale (prima ancora che civile) che non ha nulla a che fare con la religione.
Io non “ritengo” che sia giusto rubare, io sono invece CERTO che sia giusto rubare, ed è una differenza enorme.
Mentre per quanto riguarda la religione non si insegnano cose certe, ma, come hai detto te, solo cose che i genitori ritengono giuste tanto da insegnarle.
Non “certe”, bensì “ritenute giuste” … la differenza è enorme.
Per quanto riguarda il nome … è la società che richiede che ogni neonato sia registrato all’anagrafe; e in secondo luogo e utile per chiamare un bambino …
Il nome che mi è dato a mia insaputa è necessario per vivere nella società, la religione che mi viene inculcata a mia insaputa non è assolutamente necessario per vivere nella società.
Se non ci si può lamentare del catechismo (voglio comunque far notare che il mio discorso era generale e riferito ad ogni religione) allora io mi immagino che tu non ti lamenti nemmeno di tutti quei bimbi che vanno nelle scuole ebree o arabe … specialmente quando quest’ultime sono sempre più accusate di istruire piccoli kamikaze.
Perchè se ti lamentassi ti contraddiceresti da solo, visto che quei genitori seguono il tuo stesso ragionamento:”Io “ritengo giusta” la mia religione e quindi gliela insegno”.
Ma sono sicuro che tu sia una persona abbastanza intelligente da non lamentarti.
Comunque sono felice del tuo contributo! Finalmente qualcuno contrario. 😉
Alla prossima!
premesso che il mio approccio alle relegioni in generale e ai tre monoteismi in particolare è in linea con Richard Dawkins al 100%, vorrei suggerire la visione di questo ulteriore documentario (trasmesso da Channel 4) del noto evoluzionista: Enemies of Reason
reperibile su google video al seguente indirizzo:
http://video.google.it/videoplay?docid=8669488783707640763&q=enemies+of+reason+duration%3Along&total=188&start=0&num=10&so=0&type=search&plindex=0
Grazie mille!
Appena posso lo vedo!
Salve a tutti, vorrei rispondere ad Arian raccontando la mia esperienza
I miei genitori sono stati cresciuti entrambi da famiglie credenti. Essendo stati obbligati da piccoli a frequentare la chiesa, appena in grado di prendere decisioni usando la propria testa decisero di rifiutare l’autorità ecclesiastica e i suoi dogmi, ma continuando ugualmente a credere in Dio, in maniera più personale, essendo dell’idea che la religione avrebbe dovuto essere vissuta da ognuno in modo personale, magari carpendone solo gli aspetti in grado di arricchire la propria esistenza e rifiutando ciò che invece si sarebbe trasformato in restrizione o sofferenza. Alla mia nascita sono stati entrambi d’accordo a non farmi battezzare, a lasciarmi l’opportunità di decidere da sola quale sarebbe stato il mio percorso interiore, senza alcun condizionamento esterno.
Oggi mi ritrovo ad essere sì atea, ma aperta al dialogo e senza i molti pregiudizi o paure che pervadono alcuni miei coetanei totalmente devoti al loro credo e riluttanti all’idea che al mondo possano esistere pensieri diversi dal proprio e ugualmente sostenibili.